Come da programma a settembre GoPro rinnova la gamma di action camera. Quest’anno i nuovi modelli sono due: arriva la Hero 13 Black e la piccola Hero, la GoPro più piccola mai creata con display integrato.
C’è una nuova GoPro, e quest’anno è davvero “nuova”. Lo scorso anno, se lo ricorderanno bene gli appassionati del brand, l’azienda di San Mateo aveva deciso di lanciare una Hero 12 Black che avrebbe potuto chiamarsi Hero 11 Mark 2: stesso identico hardware del modello del 2022 con piccole migliorie software che andavano a migliorare l’esperienza utente. Niente, insomma, che potesse spingere l’utente GoPro a dotarsi del nuovo modello.
La Hero 13 Black annunciata oggi è stata in gran parte rivista, anche se non ci troviamo davanti a una rivoluzione: il cuore resta infatti lo stesso della videocamera che GoPro vende da ormai due anni. Il processore è sempre il GP2 fatto in casa, e il sensore è lo stesso identico componente custom da 1/1.9” con aspect ratio 8:7 e 27 megapixel che ha debuttato, due anni fa, insieme al GP2.
GoPro ha spiegato più volte per quale motivo non adotta un sensore più grande, ad esempio da 1”: tutti i vantaggi in termini di maggior dinamica verrebbero annullati da diverse problematiche a livello di gestione della messa a fuoco. Se sensore e processore restano gli stessi, GoPro è comunque intervenuta su aspetti che possono davvero migliorare l’esperienza di chi usa la action camera e lo ha fatto sia a livello software che a livello hardware.
La ripresa di base resta sempre 5.3K a 60 fotogrammi al secondo, ma sul modello del 2024 arrivano diverse modalità slow motion che permettono di registrare video a 400 fotogrammi al secondo in 720p e a 360 fotogrammi al secondo a 900p. Si può anche fare slowmotion a 5.3K, ma solo a 120p.
Sempre a livello software è stata aggiunta la registrazione video HDR Hybrid Log Gamma, quindi si può registrare una clip che verrà vista in HDR su schermi compatibili e a dinamica standard su prodotti non HDR.
Nuova la batteria, offre il 10% in più di capacità (1.900 mAh al posto di 1.720 mAh) e nuovo anche il modulo wireless: grazie al Wi-Fi 6 i trasferimenti delle clip dalla camera all’app GoPro Quik sono molto più veloci. Il nuovo modello ha anche il GPS integrato, e questo permette di aggiungere alle clip informazioni di telemetria registrate dalla stessa fotocamera, e un nuovo aggancio rapido che si affianca al classico invito per treppiedi e all’attacco standard.
Con questo nuovo aggancio a base magnetica (c’è un sistema di sicurezza) la GoPro si può agganciare e sganciare dal supporto in meno di un secondo, oppure si può ruotare di 180° con un gesto.
La vera novità della Hero 13 Black è tuttavia esterna: GoPro ha infatti realizzato un nuovo kit di lenti professionali che si agganciano alla videocamera. La Hero da anni permette di cambiare la lente, la lente addizionale Max Mid è stata annunciata insieme alla Hero 9 ma quest’anno ci sono quattro lenti tutte compatibili con la stabilizzazione Hypersmooth, waterproof ma soprattutto capaci di impostare automaticamente le modalità di ripresa una volta collegate. Come una mirrorless la GoPro riconosce la lente utilizzata e si adegua di conseguenza, facendo risparmiare tempo prezioso.
Il primo obiettivo del kit è un ultra grandangolare da 177° di angolo di visione che permette di registrare video con aspect ratio 1:1, quindi quadrati. Questa lente è pensata per chi vuole il massimo della flessibilità in fase di post produzione con un ritaglio 4K sia verticale che orizzontale, e permette anche un blocco dell’orizzonte a 360°: si può far fare un giro completo alla camera tenendo il quadro fisso.
C’è poi una lente macro, capace di accorciare il punto di messa a fuoco della lente tradizionale. Questa lente è dotata di un anello di fuoco manuale che permette di arrivare a riprendere soggetti a 11 cm di distanza.
GoPro ha deciso poi di sfruttare a pieno la risoluzione del sensore introducendo una lente anamorfica: per facilitare l’editing e il flusso di lavoro il de-squeeze, cioè il passaggio dall’immagine stirata verticalmente a quella corretta nelle proporzioni, può essere fatto direttamente dalla videocamera.
C’è infine una lente che gestisce i filtri ND: nella confezione ci sono quattro filtri neutral density ND4 / ND8 / ND16 e ND32. Basta attaccare il filtro e la GoPro riconosce esattamente il tipo e l’intensità adeguandosi anche a livello di impostazioni.
Le lenti non sono incluse nella videocamera, devono essere acquistate a parte. Hero 13 Black verrà venduta in Italia a 449,99 euro, e ci sarà anche la Creator Edition a 679,99 con più accessori in dotazione. Il mod per obiettivo ultra-grandangolare costerà 109,99 euro, il mod per obiettivo macro 139,99 euro, l’obiettivo anamorfico 139,99 euro mentre i filtri ND costeranno, nella confezione da quattro, 79.99 euro.
GoPro ha annunciato anche un modello più piccolo, la Hero. Costa 229 euro ed è la GoPro più piccola e leggera mai fatta con display integrato.
Per avere un’idea delle dimensioni, GoPro l’ha confrontata con la custodia delle AirPods Pro. Pesa solo 86 g, ha il sistema di aggancio GoPro integrato ed è resistente all’acqua fino a una profondità di 5 metri. Per poter gestire il piccolo display GoPro ha rivisto l’interfaccia dello schermo LCD touch, e secondo l’azienda basta un dito per cambiare modalità e far partire la registrazione.
La Hero usa un sensore più piccolo ma è sempre una camera 4K con stabilizzazione HyperSmooth, anche se in 4K non arriva a 60 fps ma si ferma a 30 fps. Secondo la scheda tecnica inviata da GoPro la Hero registra a 30 fps tranne in slow motion, dove può fare 2.7K a 60 e 1080p a 60 fps, ma ci sembra strano che non abbia una modalità 2.7K a 60 classica. Le foto sono a 12 megapixel. La batteria Enduro, ovviamente diversa da quella usata sui modelli Black, permette 100 minuti di registrazione in 4K a 30p.
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